Siamo di nuovo amici
€13.00 €12.35
Autore: John O’Hara
Traduzione: Vincenzo Mantovani
Postfazione: Maurizio Bartocci
Profilo bio-bibliografico: Andreina Lombardi Bom
Pagine: 107
Formato: 11×17
Isbn: 978-88-99767-78-5
Descrizione
Nella desolazione di una domenica estiva in un «circolo per soli uomini», un invecchiato Jim Malloy riceve la telefonata e la visita di un caro amico. La notizia che gli porta è drammatica e per l’alter ego di John O’Hara anche una sorta di déjà-vu: la moglie di Charley Ellis, Nancy, è venuta a mancare poche ore prima. È con questo letterale colpo al cuore che si apre l’ultimo capitolo della trilogia Prediche e acqua minerale, un’amara madeleine che obbliga il suo protagonista, divenuto ormai scrittore di un certo successo, a ricordare gli anni che hanno segnato in partenza il destino delle proprie amicizie e forse anche formato quell’ironico cinismo che così bene abbiamo conosciuto nelle due novelle precedenti. A fare da contorno ai ricordi di Malloy troviamo la solita New York di chi può permettersela, stavolta però in un’America più grigia, velata da una patina inquieta, sull’orlo dell’intervento militare in Europa. Jim e Charley sono già amici, e mentre il secondo sta per conquistare la sua futura moglie, una piccata anti-rooseveltiana sposata a un ricco finanziere, il primo ci regala imprevedibilmente – salvo poi catechizzarci con la sua visione dell’amore e dell’amicizia, nelle loro possibili e impossibili combinazioni – il resoconto dell’unica vera irrisolta cotta della sua vita: il matrimonio che poteva essere e che non è mai stato.
In Siamo di nuovo amici, come sorpresi da un vecchio compagno di disavventure mai cambiato davvero, leggiamo forse il John O’Hara più crepuscolare di sempre: uno scrittore esplicitamente del suo tempo che non chiede a sé nient’altro se non di poter contemplare il passato, affascinato e spaesato dal modo in cui le cose semplicemente «si collegano l’una all’altra».
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Undici racconti intrecciati tra loro affrescano una Bombay tentacolare e sciamante che rimane sullo sfondo del Firozsha Baag, un microcosmo di tre caseggiati, vivace e coloratissimo, in cui immergersi presi per mano dalla penna ispirata di Rohinton Mistry. Descritti con ironia e candore, come da uno spioncino ci è permesso sbirciare nelle vite di uomini, donne e bambini tra schiamazzi, giochi non poi così innocenti e curry da macinare come si deve.
- Pagine: pp. 340
- Dimensioni: 12 X 18
- ISBN: 978-88-99767-01-3
- Traduzione: Chiara Vatteroni
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- Pagine: pp. 216
- Prezzo: € 16
- Dimensioni: 12 X 18
- ISBN: 978-88-99767-07-5
- Traduzione: Luigi Ballerini
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Cosa ci fa uno scrittore irlandese nella periferia di Bucarest? La risposta, ammesso che ci sia, si trova nei diciannove racconti di Appunti da un bordello turco, scritti con una lucidità disperata e un’ironia sferzante e ambientati tra Romania, Stati Uniti e Turchia. La visione di Ó Ceallaigh è tutto fuorché pacificata perché all’autore interessa sempre denudare il conflitto sotterraneo insieme alle contraddizioni più emergenti dei suoi personaggi. Vinti che si credono dei vincenti, gettati in un ambiente ostile e inchiodati in una routine paralizzante che credono di dominare ma da cui in realtà vorrebbero fuggire.
- Pagine: pp. 351
- Dimensioni: 12 x 18
- ISBN: 978-88-99767-80-8
- Traduzione: Stefano Friani
- Illustrazioni: ALE+ALE
Cosa ci fa uno scrittore irlandese nella periferia di Bucarest? La risposta, ammesso che ci sia, si trova nei diciannove racconti di Appunti da un bordello turco, scritti con una lucidità disperata e un’ironia sferzante e ambientati tra Romania, Stati Uniti e Turchia. La visione di Ó Ceallaigh è tutto fuorché pacificata perché all’autore interessa sempre denudare il conflitto sotterraneo insieme alle contraddizioni più emergenti dei suoi personaggi. Vinti che si credono dei vincenti, gettati in un ambiente ostile e inchiodati in una routine paralizzante che credono di dominare ma da cui in realtà vorrebbero fuggire.
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