Viaggi sulla Luna
€16.00 €15.20
Indice dei racconti
Dino Buzzati, Non deluderci, Luna
James G. Ballard, L’uomo che camminò sulla Luna
Konstantin Ciolkovskij, Sulla Luna
Arthur C. Clarke, Vento dal Sole
Walter Fontana, Non siamo mai stati sulla Luna
Robert A. Heinlein, Requiem
Federico Lai, Non c’è peggior sordo
Tommaso Landolfi, Il racconto del lupo mannaro
Luigi Malerba, La Luna doppia
Edgar Allan Poe, L’incomparabile avventura di tale Hans Pfaall
Stanley Weinbaum, La Luna pazza
A cura di Fabrizio Farina
Illustrazione di Andrea Bozzo
Collana: –Altri racconti–
Pagine: 272
Formato: 12×18
Isbn: 978-88-99767-45-7
Descrizione
Prima di concedersi il famoso bacio del ’69, nel buio dello spazio più profondo, Luna e Terra hanno dovuto danzare a velocità supersonica per millenni, senza mai staccarsi gli occhi di dosso. Perché si facesse il gran passo (per quanto piccolo secondo Neil) ci sono voluti propulsori, moduli e calcoli computerizzati, ma a niente sarebbe servita la risolutezza scientifica senza un po’ di poesia, di archetti, insomma, senza un po’ d’atmosfera. Molto prima che l’Apollo 11 toccasse il suolo lunare è stata l’arte, in tutte le sue forme, ad accomodare l’attrazione preparando fatalmente il terreno per l’allunaggio. Nei suoi sogni e desideri – spesso perdendo il senno come l’Orlando – l’uomo è stato sulla Luna infinite volte, eleggendo il «pianeta» prediletto a simbolo romantico dei migliori viaggi d’avventura. Senza che esistesse un’astro- tecnica su cui fantasticare, per esempio, al celebre Hans Pfaall erano bastati i debiti, una mongolfiera ben equipaggiata e un’interpretazione tutta sua delle leggi di natura, per salire al cospetto della Luna. Laddove al miliardario Harriman, nel racconto di Heinlein, non sembravano bastare tutti i soldi e i razzi di questo mondo, pur avendo il satellite a portata di mano. Forse che dopo tanta letteratura, dopo tanto vorticare nello spazio quel bacio strappato, rubato con astronavi vere e proprie, abbia tolto il gusto del racconto? Alla vigilia dello sbarco Buzzati intonava una preghiera: Non deluderci, Luna. Ma come l’astronauta ubriacone di Ballard sembrerebbe confidarci – e come questi racconti confermeranno – quel piccolo contatto non ha spento, semmai ha amplificato, la voglia di sussurrare ancora alla nostra dama di ballo.
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Cosa ci fa uno scrittore irlandese nella periferia di Bucarest? La risposta, ammesso che ci sia, si trova nei diciannove racconti di Appunti da un bordello turco, scritti con una lucidità disperata e un’ironia sferzante e ambientati tra Romania, Stati Uniti e Turchia. La visione di Ó Ceallaigh è tutto fuorché pacificata perché all’autore interessa sempre denudare il conflitto sotterraneo insieme alle contraddizioni più emergenti dei suoi personaggi. Vinti che si credono dei vincenti, gettati in un ambiente ostile e inchiodati in una routine paralizzante che credono di dominare ma da cui in realtà vorrebbero fuggire.
- Pagine: pp. 351
- Dimensioni: 12 x 18
- ISBN: 978-88-99767-80-8
- Traduzione: Stefano Friani
- Illustrazioni: ALE+ALE
Cosa ci fa uno scrittore irlandese nella periferia di Bucarest? La risposta, ammesso che ci sia, si trova nei diciannove racconti di Appunti da un bordello turco, scritti con una lucidità disperata e un’ironia sferzante e ambientati tra Romania, Stati Uniti e Turchia. La visione di Ó Ceallaigh è tutto fuorché pacificata perché all’autore interessa sempre denudare il conflitto sotterraneo insieme alle contraddizioni più emergenti dei suoi personaggi. Vinti che si credono dei vincenti, gettati in un ambiente ostile e inchiodati in una routine paralizzante che credono di dominare ma da cui in realtà vorrebbero fuggire.
- Pagine: pp. 351
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Undici racconti intrecciati tra loro affrescano una Bombay tentacolare e sciamante che rimane sullo sfondo del Firozsha Baag, un microcosmo di tre caseggiati, vivace e coloratissimo, in cui immergersi presi per mano dalla penna ispirata di Rohinton Mistry. Descritti con ironia e candore, come da uno spioncino ci è permesso sbirciare nelle vite di uomini, donne e bambini tra schiamazzi, giochi non poi così innocenti e curry da macinare come si deve.
- Pagine: pp. 340
- Dimensioni: 12 X 18
- ISBN: 978-88-99767-01-3
- Traduzione: Chiara Vatteroni
Undici racconti intrecciati tra loro affrescano una Bombay tentacolare e sciamante che rimane sullo sfondo del Firozsha Baag, un microcosmo di tre caseggiati, vivace e coloratissimo, in cui immergersi presi per mano dalla penna ispirata di Rohinton Mistry. Descritti con ironia e candore, come da uno spioncino ci è permesso sbirciare nelle vite di uomini, donne e bambini tra schiamazzi, giochi non poi così innocenti e curry da macinare come si deve.
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- ISBN: 978-88-99767-01-3
- Traduzione: Chiara Vatteroni


- Pagine: pp. 216
- Prezzo: € 16
- Dimensioni: 12 X 18
- ISBN: 978-88-99767-07-5
- Traduzione: Luigi Ballerini
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- Pagine: pp. 262
- Prezzo: € 17
- Dimensioni: 12 X 18
- ISBN: 978-88-99767-03-7
- Traduzione: Isabella Zani e Vincenzo Mantovani
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